La struttura primaria della cavità orale è il dente, composto da:
Corona: è la porzione dentale emergente nella cavità orale ed è costituita da
- smalto è la sostanza calcificata che riveste la corona; è il tessuto più duro del corpo ed è composto per il 96% da materiale inorganico, calcio e fosforo, e per il 4% da materiale organico;
- dentina è la sostanza gialla, brillante, che sostituisce buona parte del dente; è un tessuto più forte dell'osso, ma più debole dello smalto; ed è composto per il 70% da materiale inorganico e per il 30% da materiale organico; la dentina contiene i tubuli dentinali, che si diramano a ventaglio dalla polpa dentale;
- polpa dentale è il tessuto tenero del dente contenuto in una cavità chiamata camera pulpare; la polpa contiene vasi linfatici e sanguigni, che forniscono nutrimento ed ossigenazione e nervi per la risposta agli stimoli; vasi e nervi giungono alla polpa attraverso il foro apicale; nella polpa, inoltre, si producono odontoblasti (per la produzione di dentina).
Radice: è la porzione dentale avvolta da tessuto tenero ed inserita in una cavità ossea all'interno della mandibola o mascella; è costituita da
- canale radicolare è il canale che scorre per tutta la lunghezza della radice e termina con un foro a delta attraverso il quale entrano vasi e nervi; è il proseguimento della cavità pulpare;
- membrana periodontale;
- cemento dentina è un tessuto simile all'osso che riveste le radici dei denti; è composto per il 55% da materiale inorganico e per il 45% da materiale organico; si unisce allo smalto a livello del colletto.
Colletto: è il punto d'incontro tra corona e radice.
La struttura portante del dente è composta dai tessuti che sostengono e racchiudono i denti:
- processo alveolare
- periosto alveolare o legamento periodontale
- gengiva
- attacco epiteliale.
Il processo alveolare è la parte di mandibola o mascella che costituisce gli alveoli dentali. E' composto esternamente da osso compatto ed internamente da osso spugnoso; subisce continui cambiamenti con la crescita, lo sforo masticatorio, l'età e la perdita dei denti.
Il periosto alveolare o legamento periodontale è il tessuto che circonda la radice dentale ed attacca il dente alla parete della cavità alveolare. Il legamento ha funzioni di sviluppo, sostegno, sensoriali e nutritive.
Il periosto alveolare o legamento periodontale è il tessuto che circonda la radice dentale ed attacca il dente alla parete della cavità alveolare. Il legamento ha funzioni di sviluppo, sostegno, sensoriali e nutritive.
La gengiva è il tessuto tenero che circonda i colletti dei denti e ricopre i processi alveolari. Il margine gengivale è molto adeso nel gatto, mentre è fisiologico un lieve distacco nel cane. Il solco gengivale è lo spazio tra gengiva libera e dente, che si conclude con l'attacco della gengiva alle radici del dente (attacco epiteliale) composto da tessuto istologicamente diverso. Il solco gengivale fisiologico è di 3-4mm nel cane (variabile anche in base alla razza) 0,5-1mm nel gatto.
I denti subiscono una grande varietà di stimoli da caldo, freddo e pressione, variabile in base alla salute del dente ed alla sua sensibilità.
I denti subiscono una grande varietà di stimoli da caldo, freddo e pressione, variabile in base alla salute del dente ed alla sua sensibilità.
Qualunque alterazione, locale (come un ascesso ad un dente deciduo) o generalizzata (come la febbre), può compromettere il corretto sviluppo del dente definitivo.
I denti vengono distinti in decidui e permanenti. I primi sono i denti provvisori che spuntano nei cuccioli e che verranno poi sostituiti dai denti definitivi. Questi denti spuntano normalmente con la stessa sequenza con cui poi compariranno quelli definitivi. Questa sequenza può essere alterata da diversi fattori: genetici, nutritivi e traumatici.
I denti vengono distinti in decidui e permanenti. I primi sono i denti provvisori che spuntano nei cuccioli e che verranno poi sostituiti dai denti definitivi. Questi denti spuntano normalmente con la stessa sequenza con cui poi compariranno quelli definitivi. Questa sequenza può essere alterata da diversi fattori: genetici, nutritivi e traumatici.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello
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