La seconda fase del ciclo ovarico coincide con l’estro: questo è il momento in cui la femmina accetta l’accoppiamento con il maschio.
LA GATTA Nella gatta questa fase dura dai 7 ai 9 giorni. L’atteggiamento della gatta in estro è simile a quello presentato durante il proestro, ma più accentuato: emette vocalizzazioni più frequenti, rotolamenti, calpestii con le zampe posteriori, intensi strofinamenti della testa e deviazione della coda: in questo modo infatti la gatta espone la vulva per l’accoppiamento accovacciandosi con la parte anteriore premuta contro il pavimento e sollevando la parte posteriore.
Nella gatta l’accoppiamento è più rapido e violento: il maschio morde il collo della femmina e, pedalando con gli arti posteriori, sfiora i fianchi della compagna inducendola ad esporre l’area genitale. Avvenuto l'accoppiamento dopo una pausa di circa 10 minuti la femmina è di nuovo recettiva per altri accoppiamenti (anche 4-5 in un’ora!!) con lo stesso partner o con partner diversi.
Dal punto di vista ormonale, la gatta presenta un quadro diverso dalla cagna. Infatti nella cagna il picco di LH e l'ovulazione avvengono prima dell'accoppiamento. Nella gatta invece l'ormone LH viene rilasciato gradatamente in dosi sempre maggiori ad ogni accoppiamento avvenuto. Quindi più accoppiamenti si hanno e più elevata sarà la dose di LH necessaria perché avvenga l’ovulazione. Il picco di LH nella gatta dura molto poco: 4-16 ore. In questa specie il progesterone si mantiene a livelli standard fino al momento dell’ovulazione, per poi aumentare dopo 24-48 ore: momento in cui i follicoli, una volta rilasciate le cellule uovo, si trasformano in corpi lutei. In una gatta che non si accoppia l’ormone rimane a livelli basali.
Per questo anche nella gatta un buon criterio per il monitoraggio del calore è il dosaggio del progesterone.
Quindi alla fine in base ai dati raccolti tramite la lettura dei vetrini e il dosaggio del progesterone ematico, si decide quali devono essere i giorni precisi nei quali la femmina può accoppiarsi con il maschio o è pronta per l'inseminazione artificiale. Questa attenta valutazione medica permette al proprietario di poter gestire facilmente il calore della propria cagna in modo da non perdere la possibilità che rimanga gravida e che partorisca una bella cucciolata.
Quindi alla fine in base ai dati raccolti tramite la lettura dei vetrini e il dosaggio del progesterone ematico, si decide quali devono essere i giorni precisi nei quali la femmina può accoppiarsi con il maschio o è pronta per l'inseminazione artificiale. Questa attenta valutazione medica permette al proprietario di poter gestire facilmente il calore della propria cagna in modo da non perdere la possibilità che rimanga gravida e che partorisca una bella cucciolata.
Dopo la fase estrale la cagna e la gatta entrano nella terza fase del ciclo: il diestro, caratterizzato dalla presenza di una gravidanza o meno.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello
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