I segni clinici del disturbo gastrointestinale (GI) comprendono diarrea e vomito, perdita di peso e appetito variabile. Le cause delle comuni enteropatie acute includono un'alimentazione sconsiderata, infezioni, l'ingestione di alimenti "guasti" e la diarrea indotta da farmaci. Le cause delle comuni enteropatie croniche includono patologie infiammatorie intestinali (IBD), insufficienza pancreatica esocrina (EPI), allergie alimentari, infezioni, diarrea indotta da un eccessivo sviluppo di batteri o da terapia antibiotica, ostruzioni parziali e neoplasia. I meccanismi principali che contribuiscono all'insorgere della diarrea sono quattro: forze osmotiche, l'aumento dell'attività secretoria, l'aumento della permeabilità e l'alterazione della motilità. Spesso tutti e quattro concorrono allo sviluppo della dissenteria, ma nella maggior parte dei casi le attività osmotiche e secretorie sono i due meccanismi principali. Laddove sia presente un'allergia alimentare, una dieta ipoallergenica (ad esempio Canine HA) può guarire completamente il disturbo. In altre enteropatie acute o croniche, la scelta di una dieta adeguata è fondamentale per trattare alcune concause della diarrea, soprattutto il contributo osmotico dei nutrienti non digeriti.
IL DISTURBO DELL'INTESTINO TENUE Indipendentemente dalla causa scatenante, la maggior parte dei disordini dell'intestino tenue è associata a malassimilazione di lieve entità (maldigestione e/o malassorbimento). Tale malassimilazione fa sì che le sostanze nutritive non vengano digerite o assorbite nel lume GI e attraggano osmoticamente l'acqua, contribuendo attivamente all'insorgere della diarrea. I nutrienti non assorbiti possono fungere anche da substrato per uno sviluppo indesiderato di batteri. I metaboliti batterici stimolano un aumento dell'attività secretoria nell'intestino e inoltre contribuiscono allo scatenamento della diarrea osmotica. La fermentazione batterica dei grassi non digeriti è inoltre responsabile della produzione di idrossi acidi grassi che contribuiscono alla ritenzione dei liquidi nel lume intestinale e possono provocare una motilità intestinale anomala.
I PROBLEMI DI ASSIMILAZIONE DEI GRASSI NEI DISTURBI DELL'INTESTINO TENUE Questi disordini comportano spesso la compromissione della digestione e dell'assorbimento dei grassi:
• In genere il 90% dei grassi dietetici è composto da trigliceridi a lunga catena (LCT), che sono difficili da digerire e assorbire.
• La digestione dei LCT avviene in 8 fasi e richiede sia gli acidi biliari che la lipasi pancreatica.
• L'assorbimento dei grassi avviene principalmente attraverso le cellule epiteliali all'apice dei villi, che sono le cellule più predisposte alle lesioni della mucosa.
• In genere il 90% dei grassi dietetici è composto da trigliceridi a lunga catena (LCT), che sono difficili da digerire e assorbire.
• La digestione dei LCT avviene in 8 fasi e richiede sia gli acidi biliari che la lipasi pancreatica.
• L'assorbimento dei grassi avviene principalmente attraverso le cellule epiteliali all'apice dei villi, che sono le cellule più predisposte alle lesioni della mucosa.
La riduzione del contenuto di grassi dietetici per i cani affetti da disturbi GI può quindi produrre numerosi benefici, tra cui:
• Prevenzione dello svuotamento gastrico ritardato, spesso causa di vomito.
• Miglioramento del consumo calorico, poiché viene evitata la malassimilazione dei grassi.
• Limitazione della quantità di grassi malassorbiti che vengono fermentati in idrossi acidi grassi.
• Limitazione del malassorbimento dei grassi associato a IBD, EPI, linfangectasia ecc.
• Prevenzione dello svuotamento gastrico ritardato, spesso causa di vomito.
• Miglioramento del consumo calorico, poiché viene evitata la malassimilazione dei grassi.
• Limitazione della quantità di grassi malassorbiti che vengono fermentati in idrossi acidi grassi.
• Limitazione del malassorbimento dei grassi associato a IBD, EPI, linfangectasia ecc.
Ma la riduzione del consumo dei grassi da sola potrebbe non essere sufficiente per trattare le enteropatie. È indispensabile che altri ingredienti della dieta siano altamente e facilmente digeribili. Inoltre, la riduzione dei grassi rischia di accompagnarsi a un maggior contenuto di carboidrati che, se non vengono digeriti completamente, potrebbero contribuire a scatenare la diarrea osmotica e a un aumento dell'attività batterica.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello
Lascia un commento per dire la tua, per chiedere informazioni usa la pagina Contatti.
Lascia un commento per dire la tua, per chiedere informazioni usa la pagina Contatti.
Nessun commento:
Posta un commento